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Elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED

Proseguiamo la nostra raccolta di articoli divulgativi riguardanti l’elettrosmog. Oggi è il turno delle lampadine a LED, che vanno molto di moda al giorno d’oggi e che possono essere un buon sostituto delle lampadine tradizionali alogene ad incandescenza. Ringraziamo i nostri followers che ci hanno suggerito di occuparci anche di questo argomento.

Per chi se li fosse persi, consigliamo di leggere anche i precedenti articoli riguardanti l’elettrosmog, in cui effettuavamo misure su elettrodomestici ed impianti elettrici.

Misure dell’elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED

Entriamo nel vivo delle misure effettuate su due tipologie di lampadine a LED:
– lampadine a globo con attacco E27
– faretti con attacco GU10

Sul display dello strumento di misurazione dei campi elettromagnetici troviamo tre dati fondamentali:
– l’induzione magnetica, misurata in mG (milliGauss)
– il campo elettrico, misurato in V/m (Volt su metro)
– la densità di potenza del campo elettromagnetico in radiofrequenza, misurata in uW/m2 (microWatt su metro quadrato)
Dalle misure effettuate, sono già stati sottratti i valori di elettrosmog ambientali, in modo da comprendere le effettive emissioni delle varie lampadine a LED.

Tipo di lampadina

mG

V/m

uW/m2

Lampada ad incandescenza E27

0

0

0

Lampadina a LED globo E27 (8W)

0

13

5

Lampadina a LED globo E27 (12W)

2

50

27

Dalle misure dell’elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED a globo con attacco E27, ne risulta che quella con minori emissioni è proprio la vecchia lampadina alogena ad incandescenza. Stranamente non misuriamo nemmeno del campo elettrico che ci saremmo potuti aspettare. Relativamente alle lampadine a LED, troviamo dei valori superiori di elettrosmog, non pericolosi, soprattutto considerando che le misure sono state effettuate a distanza ravvicinata, mentre normalmente le lampadine si trovano a notevole distanza dal corpo umano.

Tipo di lampadina

mG

V/m

uW/m2

Lampada ad incandescenza GU10

0

122

0

Lampada CFL fluorescente GU10

2,7

66

6

Lampadina a LED GU10 (1)

0

72

61

Lampadina a LED GU10 (2)

0

56

3

Dalle misure dell’elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED a faretto con attacco GU10, abbiamo dei dati più discordanti rispetto alle misure delle lampadine a globo.

elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED, domotica, impianto domotico, control casa

Innanzitutto troviamo che il campo elettrico è maggiore sulla lampadina ad incandescenza. La lampada fluorescente CFL è quella che detiene il primato negativo per l’induzione magnetica (sicuramente causata da un trasformatore interno), mentre troviamo dell’emissione in radiofrequenza su uno dei due faretti a LED. Questa emissione è sicuramente causata dall’alimentatore interno alla lampadina che, essendo switching, lavora in alta frequenza.

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I valori misurati non sono pericolosi, tuttavia ci sentiamo di consigliare di lasciare spente le lampadine che emettono radiofrequenza durante il riposo notturno. Installando le lampadine a debita distanza dal corpo umano, le emissioni risultano trascurabili.

Quindi possiamo dare un voto positivo alle lampadine a LED?

Rispetto a misure effettuate su altri elettrodomestici, le misure dell’elettrosmog prodotto dalle lampadine a LED sono meno preoccupanti. Dal punto di vista elettromagnetico, con le precauzioni sopra descritte, è possibile installare tranquillamente le lampadine a LED nella propria abitazione.

Sorge un problema relativo alla durata delle lampadine. Molte delle lampadine da noi provate, anche se di buona marca, hanno subito guasti improvvisi dopo poco dall’installazione. Alcune lampadine erano già guaste appena ricevute. Altre si sono guastate dopo poche ore di funzionamento. Le durate promesse di 15000-30000 ore non sono mai veritiere, anche perché, se è vero che il LED dura parecchie migliaia di ore, non è altrettanto vero che duri l’alimentatore: il componente che serve per fornire la giusta corrente ai LED. Nelle lampadine a LED, infatti, è quasi sempre l’alimentatore a guastarsi per primo.

Il danno ambientale in questo caso è elevato: si acquistano lampadine che utilizzano materiali più inquinanti rispetto ad una lampadina ad incandescenza tradizionale e che, in alcuni casi, durano anche meno. Anche il danno economico è maggiore: se è vero che le lampadine a LED consumano un decimo della corrente consumata da una tradizionale, è anche vero che costano parecchie volte di più.

Con l’impianto domotico Control Casa è possibile imporre un valore massimo di tensione per pilotare i dimmer delle lampadine a LED. In questo caso, non accendendosi mai alla massima potenza, è possibile incrementarne la durata. Rispetto alle lampadine ad incandescenza, quelle a LED non cambiano colore quando riducono l’intensità luminosa. Ovviamente la lampadina a LED deve essere predisposta per essere collegata ai dimmer. Con l’impianto domotico Control Casa è anche possibile automatizzare la gestione delle luci, con degli automatismi di accensione e dei temporizzatori per lo spegnimento delle lampadine quando non vi è passaggio di persone oppure ad orari impostati.

Lasciamo ai lettori la sentenza: lampadine a LED si oppure no?

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